ARALDICA E BLASONATURA degli ALL STARS HELIOS
Ornato di nero e verde il campo incasellato in un cerchio nero lo Stemma degli All Stars Helios, di egual partizioni diviso, quattro figure lo adornano: il d'oro cinghiale del blasone di Frattamaggiore in onore della terra natia, l'acronimo A.S.H. lo segue, l'effige del Leone testimonianza di orgoglio, forza e coraggio, preposto dal bene a comandare e regnare in ricordo di quel campo di battuta terra ove tutto ebbe il suo inizio, quattro strisce verticali di nero e di verde di egual dimensioni lo completano.
ARALDICA E BLASONATURA degli ARRAPAO
Di bianco lo scudo pentagonale,
trinciato d'azzurro nella sua diagonale.
Sulla base, di nero adornata,
l'origine del nome ad onorar la patria.
Due figure accompagnano la storia:
in basso un pallone a riecheggiar momenti di gioia,
in alto un antenato,
in rispetto del loro passato.
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Quando vado sul dischetto, l'unica cosa a cui penso è il modo di esultare.
Frank Lampard
Cari amici,
questo sito si apre con una delle citazioni più belle che, secondo il mio modesto parere, racchiude l'essenza del gioco del calcio e dei suoi figli minori, come il nostro mitico "CALCETTO".
A noi appassionati del pallone, piace sudare, piace difendere, piace attaccare, piace vincere ma soprattutto piace giocare a questo splendido sport nato circa 80 anni fa in Uruguay con il nome di fútbol de salón.
Un pò di Storia
Il futsal nacque nell'anno 1933, quando un professore della ACM di Montevideo, Juan Carlos Ceriani Gravier, spinto dall'esigenza di far giocare a pallone i propri studenti in una piccola palestra o sui campi di basket ed hockey su pista all'aperto, ne ideò la formula. Il suo obiettivo era quello di ideare un gioco di squadra che potesse essere praticato sia all'aperto che in strutture coperte, sfruttando i già diffusi campi di pallacanestro, ma che ricordasse da vicino il calcio che in quegli anni godeva di una smisurata popolarità in Uruguay dopo che la nazionale aveva vinto i Mondiali del 1930 e le Olimpiadi del 1924 e del 1928.
La prima traduzione italiana di questo sport fu essenzialmente "calcetto" come testimoniano alcune formazioni italiane come il Marino Calcetto vincitore del campionato italiano nel 1986/87 e la BNL Calcetto. Successivamente, con l'avvento della FIFA e la creazione del football five che pian piano si fece a sua volta conoscere come futsal, in Italia prese piede la traduzione di "calcio a 5". Negli ultimi anni va diffondendosi l'abitudine di utilizzare direttamente anche in italiano la parola "futsal" per definire il calcio a 5 (FIFA), mentre per quanto riguarda il gioco del futbol de salón, gestito dalla AMF, in Italia viene tradotto come "calcio da sala".
Ceriani Gravier assemblò le prime regole basandosi sul principio del gioco del calcio ovvero sulla possibilità di giocare la sfera con tutto il corpo ad eccezione degli arti superiori, ma aggiungendo molti elementi di pallamano, pallanuoto e basket: da quest'ultimo mutò il numero di giocatori (cinque) e la durata delle partite (40 minuti), dalla pallanuoto le regole sul portiere, e dalla pallamano le dimensioni del campo e della porta (3 metri di larghezza per 2 di altezza). La codifica avvenne nel 1933 ed il gioco ebbe immediatamente un forte e rapido sviluppo nel Sud America e soprattutto in Brasile fin dai suoi esordi, soprattutto grazie al fatto che un medesimo gioco, non codificato, veniva giocato in strada dai ragazzi brasiliani. Fu il giovane João Lotufo, appena tornato dall'Uruguay, ad importare ed adattare il gioco alle esigenze dell'educazione fisica di cui era stato insegnante presso il Ginásios de Esportes presso Pocitos, un sobborgo di Montevideo.